Il colore delle parole

Frontespizio del Colore delle parole Frontespizio del Colore delle parole Michelangelo Pucci

E' una raccolta di espressioni e detti tortoresi, in parte condivisi da tutti i paesi dell'area 'Alti Bruzi' e in parte propri di Tortora.

Troverai alcuni detti commendati nel menu 'Tortora' - 'Dialetto' - 'Detti'

Il passaggio da una generazione all’altra segna una modificazione e uno sfilacciamento della tela di espressioni e di detti dialettali tortoresi con perdite sempre più significative.

La massiccia immigrazione, successiva agli anni ‘settanta, che ha concorso certamente ad un arricchimento umano e culturale della comunità e a fare di un paese una cittadina, ha accelerato questo fenomeno.

Questa raccolta si prefigge lo scopo di rallentare il processo di affievolimento dell’identità linguistica del nostro comune e di contribuire a conservare la memoria della sapienza poetica popolare dei nostri vecchi che ancora si esprimono inconsapevolmente attraverso un linguaggio figurato che rappresenta il colore delle parole.

Essa è il frutto anzitutto di un’opera di scavo nella memoria infantile dalla quale sono emersi detti ed espressioni sentite dalla bocca di nonni, zii, parenti e vicini di casa e successivamente di appunti presi nel corso di conversazioni estemporanee con parenti e conoscenti. Rendiamo in particolare omaggio alla memoria di nonna Giuditta Capua, di mamma Elvira Chiappetta, di Zia Maria Chiappetta, e delle vicine Maria Moliterni e Marianna Oliveto. Nell’ultimo periodo contributi consistenti ci sono stati forniti da Biagio Moliterni, Mario Alessandro Ponzi e Michele Lomonaco che ringraziamo di cuore.

Parte dei detti registrati sono comuni all’intera area Calabro-Lucana, altri sono propri del territorio più ristretto dei paesi limitrofi, i rimanenti sono caratteristici dell’idioma tortorese.

Il nostro lavoro non ha la pretesa di essere riuscito ad essere esauriente. Ogni giorno, a raccolta ultimata, parlando con le persone più anziane abbiamo modo di ascoltare altre espressioni non trascritte per cui il presente scritto esce già nel segno dell’incompletezza e, per questo, nella consapevolezza di essere solo il punto di partenza di altre ricerche e di essere aperto a successivi ampliamenti.

Michelangelo Pucci

 

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