Cristianesimo

Il Cristianesimo, sviluppo di una delle sette ebraiche del II-I sec. a.C., prese vita dagli insegnamenti innovativi e dagli esempi di virtù di Gesù di Nazareth vissuto in Palestina al tempo degli imperatori romani Augusto e Tiberio. Si presentò essenzialmente come una Religione, ma ebbe anche dei notevoli risvolti nel pensiero filosofico e nei campi morale, sociale, politico ed economico. I vari concetti e precetti furono espressi dal fondatore in maniera episodica ed asistematica. Fu costituito in dottrina sistematica nei secoli successivi ad opera prima di tutti di Paolo di Tarso, poi dalla Scuola Alessandrina e successivamente dai vari concili episcopali. Dopo una prima fase eroica estesa fino agli inizi del IV sec., da Costantino in poi, ebbe inizio un periodo, fecondo di pensiero, di diffusione in Europa soprattutto ad opera dei monaci cenobiti. Con l'affermarsi del feudalesimo cominciò la decadenza con la sempre più diffusa ingerenza dei feudatari nella vita, nell'organizzazione e nella direzione della Chiesa. Per questa intromissione spesso si trovarono a dirigere   parrocchie, monasteri, sedi episcopali e perfino a volte il papato dei personaggi mossi da tutt'altri interessi che da quelli religiosi ed evangelici e che conducevano un tenore di vita mondano.

Michelangelo Pucci

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