Storia di Tortora nel Medioevo

Questo periodo è contraddistinto dalla successione, nello sfruttamento delle risorse umane e materiali del meridione italiano, di dominazioni straniere: Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi.

E' la prima fase feudale caratterizzata dal sistema per il quale i feudi erano assegnati per benevola concessione del dominatore di turno a personalità di rilievo come ricompensa per loro speciali meriti, militari o di servizio. Il mandato era 'pro tempore', generalmente per la durata della vita dell'assegnatario, ma revocabile in qualsiasi momento per suoi demeriti nei confronti del sovrano.
Il feudatario così investito doveva ottemperare a precisi obblighi nei confronti del sovrano:
a) comportamento conforme al giuramento di fedeltà,
b) pagamento di un canone forfetario annuale al fisco in denaro e/o in natura,
c) all'occorrenza partecipazione alle spese straordinarie specie militari,
d) prestazione diretta e fornitura di un contingente di uomini armati nelle campagne militari.

Come corrispettivo godeva di una serie di diritti esigibili dalle popolazioni del suo feudo e da chiunque vi operasse o vi transitasse: 

- delle acque (pedaggio, pesca),

- di banalità (uso obbligatorio di esercizi di proprietà del feudo: 
  mulini, frantoi, forni, torchi da vino, aie, ecc. 
                               
- di caccia (esercizio esclusivo anche nelle proprietà private senza
  obbligo di indennizzo dei danni prodotti dal passaggio dei cacciatori),                              
- di censo (canone in danaro o in natura gravanti sulle terre feudali),
- di corvée (obbligo di prestazione di lavoro, valutabile anche in dana- 
  ro, per le opere pubbliche del feudo: costruzione e manutenzione di
  vie, ponti, canali, opere di difesa, ecc.),
- di laudemio (imposta sulla vendita di patrimoni compresi nel feudo),
- di leyde (imposta sulle mercanzie portate nelle fiere o mercati),
- di pascolo (imposta sul pascolo nei terreni feudali),
- di pedaggio (imposta per il passaggio su ponti e strade del feudo),
- di terrage (diritto di prelievo di parte dei frutti prodotti nel feudo).

Michelangelo Pucci
 
 

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