- Lo scienziato Benjamin Thompson fu il primo nel 1854 a trarre implicazioni cosmologiche dalla seconda legge affermando che per la legge dell'entropia "...la Terra in un periodo limitato di tempo, nel passato, deve essere stata e, in un periodo limitato di tempo, nel futuro, dovrà essere ancora, inadatta come dimora dell'uomo, quale si presenta ora, ..."
- Nel 1856, Helmholtz formulò la sua teoria della "morte per calore" nella quale si afferma che l'universo si sta gradualmente degradando e alla fine raggiungerà il punto di massima entropia o morte per calore, quando tutta l'energia disponibile sarà stata spesa e non vi sarà più alcuna attività.
- Oggi la teoria più comunemente accettata sull'origine e sullo sviluppo dell'universo è la teoria del "Big Bang". Ideata per la prima volta da Canon George Lemaître, la teoria del Big Bang parte dall'ipotesi che l'universo abbia avuto inizio con l'esplosione di una sorgente di energia spaventosamente densa. Non appena questa energia densa prese ad espandersi verso l'esterno, cominciò a rallentare, formando galassie, le stelle e i pianeti. Poiché l'energia continua ad espandersi e diventa sempre più diffusa, essa perde sempre più il suo ordine e alla fine raggiungerà un punto di massima entropia o lo stato di equilibrio finale della morte per calore.
- La teoria del Big Bang coincide con la prima e la seconda legge della termodinamica. Essa afferma che l'universo ha avuto inizio nell'ordine completo e da allora va senza posa verso uno stato di sempre maggiore disordine.
- Una prima prova della teoria del Big Bang e della legge dell'entropia è costituita dall'osservazione delle sorgenti radio nel corso della quale si è constatato che vi sono state molte più sorgenti radio nel remoto passato di quante ve ne siano ora. La stessa osservazione vale per le quasar che erano molto più numerose in passato di quante ve ne siano oggi. Un'ultima prova è data dalla "radiazione termica universale di fondo".