Nel cielo ci sono stelle la cui distanza da noi è tale che un raggio di luce di una di loro raggiunge la Terra in quarant'anni. Poiché sappiamo fin d'ora che è impossibile muoversi a velocità maggiori di quella della luce, dovremmo concludere che è impossibile raggiungere una di queste stelle in meno di quarant'anni. Ma questa deduzione è sbagliata, perché non tiene conto di come cambia il tempo in rapporto al moto.
Supponiamo di volare verso la stella in un razzo di Einstein con una velocità di 240.000 chilometri al secondo. Per chi sta sulla Terra raggiungeremo la stella in
300.000 x 40 : 240.000 = 50 anni.
Ma se stiamo volando nel razzo di Einstein a quella velocità, questo tempo sarà diminuito nel rapporto da 10 : 6. Perciò noi raggiungeremo la stella non già in 50 anni, ma in
6/10 x 50 = 30 anni.
Aumentando la velocità del razzo di Einstein e rendendola sempre più vicina, a quella della luce, noi possiamo abbreviare a piacimento il tempo necessario ai viaggiatori per raggiungere quella stella. In teoria, volando sufficientemente veloci potremmo raggiungere la stella e ritornare sulla Terra persino in un minuto! Tuttavia sulla Terra saranno sempre trascorsi ottant'anni qualsiasi cosa facciamo.
Sembra quasi di intravedere la possibilità di un prolungamento della vita umana, anche se soltanto dal punto di vista degli altri, perché ognuno di noi invecchia secondo il « proprio » tempo. Sfortunatamente un piú attento esame ci dimostra che la nostra speranza è ben lungi dall'essere promettente.
In primo luogo l'organismo umano non può sopportare a lungo accelerazioni molto superiori a quella della gravità terrestre. Per raggiungere una velocità prossima a quella della luce, sarebbe perciò necessario un tempo molto lungo. Secondo i calcoli, in un viaggio della durata di sei mesi con un'accelerazione uguale alla gravità si guadagnerebbero soltanto sei settimane. Se però si allunga il percorso, il tempo guadagnato aumenterà rapidamente. Viaggiando per un anno in un razzo si guadagnerà un anno e mezzo e in un viaggio della durata di due anni se ne guadagnerebbero ventotto. Se poi si potesse stare tre anni in un razzo, sulla Terra sarebbero trascorsi piú di 360 anni!
Le cifre sembrano incoraggianti.
Ma le cose non vanno altrettanto bene per il consumo di energia. Con un razzo da una tonnellata, peso molto modesto, l'energia necessaria per volar alla velocità di 260.000 chilometri al secondo (che è la velocità necessaria a « raddoppiare » il tempo, in modo che ad ogni anno di viaggio nel razzo ne corrispondano due sulla Terra) è di 250.000.000.000.000 kilowattora. Questo equivale all'ammontare complessivo dell'energia prodotta sulla Terra durante parecchi mesi.
Ma abbiamo calcolato soltanto l'energia del razzi: in volo. Non abbiamo tenuto conto che prima dobbiamo portare la nostra macchina volante alla velocità di 260.000 chilometri al secondo! E alla fine del viaggio il razzo dev'essere frenato e rallentato per poter atterrare con un buon margine di sicurezza. Per tutto questo quanta energia è necessaria?
Anche se avessimo un combustibile capace di produrre un getto propellente della piú grande velocità possibile, la velocità della luce, l'energia dovrebb'essere 200 volte maggiore di quella precedentemente calcolata. Dovremmo poter consumare tanta energia, quanta è prodotta dall'intera umanità in parecchi decenni. Le velocità degli attuali propellenti sono decine di migliaia di volte inferiori alla velocità della luce. Il consumo di energia necessario per il nostro volo immaginario diventa perciò fantasticamente grande.