Facciamo un viaggio in treno.
Immaginiamo un treno. lungo 5.400.000 chilometri, che si muova in linea retta a una velocità di 240.000 chilometri al secondo.
Supponiamo che a un certo momento a metà del treno venga accesa una lampadina. Il primo e l'ultimo vagone hanno porte automatiche, che si aprono appena vengono illuminate. Che cosa vedranno rispettivamente le persone che si trovano sul treno e quelle che stanno sotto la pensilina?
Come d'accordo, per rispondere a questa domanda ci baseremo soltanto su dati sperimentali.
Le persone , sedute a metà del treno vedranno quanto segue: secondo l'esperienza di Michelson la luce viaggia alla stessa velocità in tutte le direzioni relativamente al treno, cioè a 300.000 chilometri al secondo, quindi la luce raggiungerà contemporaneamente il primo e l'ultimo vagone in nove secondi (2.700.000 : 300.000). Perciò i viaggiatori vedranno tutte e due le porte aprirsi nello stesso istante.
Ma che cosa vedrà la gente sotto la pensilina? Anche relativamente alla stazione la luce viaggia a 300.000 chilometri al secondo. Il vagone di coda va incontro al raggio di luce. La luce arriverà quindi al vagone di coda in
2.700.000 : (300.000 + 240.000) = 5 secondi
Il vagone di testa, invece, si allontana dalla sorgente di luce per cui la luce deve rincorrerlo e lo raggiungerà soltanto dopo
2.700.000 : (300.000 - 240.000) = 45 secondi
Cosí la gente in attesa sotto la pensilina vedrà che le porte del treno non si aprono nello stesso istante.
Si aprirà per prima la porta del vagone di coda e la porta del vagone di testa si aprirà soltanto dopo
45 - 5 = 40 secondi'.
In questo modo vediamo che i due eventi, l'apertura della porta di testa e quella di coda al treno, sono simultanei per la gente nel treno e separati da un intervallo di quaranta secondi per chi sta sotto la pensilina.