Entrato nel convento agostiniano nel 1505 dopo la morte di un amico colpito dal fulmine, nel 1507 fu ordinato sacerdote. Nell'inverno del 1510-11 compie un breve viaggio a Roma dove vede la corruzione della Chiesa, ma, a parte questo, come monaco era travagliato da profonde crisi e conflitti interiori, anche perché nonostante le opere non riusciva a sentirsi giustificato.
Queste crisi e conflitti e lo spettacolo della corruzione del clero con gli abusi sulle "opere" e in particolare sulle indulgenze lo portarono a riflettere sui principi teologici della giustificazione.
Egli credette di trovare la risposta nella "Lettera ai Romani" di Paolo, nella quale si legge: "il giusto vivrà mediante la fede".
Sulla base di questo passo egli formulò IL PRINCIPIO DI GIUSTIFICAZIONE PER SOLA FEDE (principio materiale), e IL PRINCIPIO CHE UNICA FONTE E NORMA DI FEDE E' LA SACRA SCRITTURA (principio formale).
Dal principio materiale scaturisce l'esclusione delle opere per la giustificazione, onde il concetto di giustizia passiva da cui la dottrina della grazia non concessa a tutti indistintamente ma solo agli "eletti" (predestinazione).
Il segno della predestinazione allo stato di eletti e all'essere destinatari della grazia è il "successo" nelle attività economiche, sociali e politiche che determina "lo stato di libertà" contrapposto "allo stato di schiavitú di chi non ha ricevuto la grazia.
Dal principio formale viene negata qualsiasi altra fonte di fede (la tradizione, l'insegnamento della Chiesa, le formulazioni teologiche e dottrinali e i decreti dei concili, le formulazioni teologiche e dottrinali dei padri e dei dottori della Chiesa).
Dai due principi combinati deriva come corollario dall'affermazione dell'esistenza di un canale diretto di comunicazione fra Dio e il fedele. Questo canale diretto esclude la necessità e l'utilità di un qualsiasi mediatore e interprete. Ciò implica da una parte la negazione dell'istituzione ecclesiastica, del sacerdozio, dei sacramenti, dei riti, delle pratiche esteriori e dall'altra parte l'affermazione del "PRINCIPIO DEL LIBERO ESAME" delle sacre scritture, essendo ogni fedele anche sacerdote.
L'atto iniziale della riforma luterana si fa coincidere con la pubblicazione delle 95 tesi a Wittemberg nel 1517.
Il distacco da Roma avvenne formalmente nel 1521 con la scomunica di Lutero da parte di Leone X (3 gen. bolla "Decet romanum pontificem") e con il bando dall'impero da parte di Carlo V (25 mag. con l'editto di Worms).
Per evitargli l'arresto da parte degli emissari dell'imperatore i cavalieri dell'Elettore di Sassonia rapirono Lutero e lo portarono al sicuro nel castello di Wartburg.
Indice: cause interne alla chiesa, cause esterne alla chiesa, scintilla occasionale, Martin Lutero, conseguenze della Riforma.