I caratteri del romanticismo sono: l'ottimismo, il provvidenzialismo, il tradizionalismo, il nazionalismo, il titanismo.
1 - L'ottimismo:
E' la convinzione che la realtà è tutto ciò che deve essere ed è, ad ogni momento, razionalità e perfezione. Mentre nell'illuminismo c'è la pretesa di trasformare la realtà (supposta brutta o cattiva o, comunque, irrazionale e lontana dal dover essere) e di dar lezioni ai fatti; Nel romanticismo invece il DOVER ESSERE si identifica con l'ESSERE, la ragione si realizza nei fatti.
Per questo ottimismo il romanticismo esalta il dolore, l'infelicità, il male, concepiti come manifestazioni parziali e necessarie di una totalità che è sempre nel suo complesso pacificata e felice.
2 - Il provvidenzialismo:
La Storia è un processo necessario nel quale la ragione infinita realizza sé stessa, sicché in essa non vi è nulla di irrazionale e di inutile.
3 - Il tradizionalismo:
Il romanticismo si riconnette al passato e lo esalta, riconosce la bontà di ogni momento storico come razionale, ritiene che il passato non ha nulla che debba essere abbandonato o che debba andare perduto, poiché esso contiene potenzialmente il presente e il futuro. (L'illuminismo voleva liberarsi del passato perché in esso scorgeva quasi esclusivamente errori, pregiudizi, violenze e frodi). Il romanticismo rivaluta il medioevo e in genere tutti i periodi che hanno segnato un inizio (es. Omero); rivaluta la tradizione ritenuta la sapienza del passato, costitutrice della individualità dei popoli, della genuinità delle nazioni.
4 - Il nazionalismo:
Per il romanticismo lo spirito non si attua nell'umanità generica, ma nell'umanità che si specifica e si individualizza nella Nazione, intesa come insieme organico di individui che si costituisce come UNITA' in virtú degli elementi tradizionali di razza, lingua, costumi, tradizioni, cultura comuni; e che deve per diritto costituirsi anche in unità politica.
5 - Il titanismo:
Il culto e l'esaltazione dell'infinito genera insofferenza per il finito. Insofferenza che si manifesta come atteggiamento di ribellione verso tutto ciò che è limite o regola e come sfida a tutto ciò che, per la sua finitudine, appare inadeguato all'infinito.
Il simbolo del romanticismo è Prometeo, il titano ribelle al volere del fato.
Il romanticismo in politica esalta e difende le istituzioni tradizionali: Stato, Chiesa; nell'arte mira alla realizzazione del fine infinito in forme grandiose e drammatiche in cui i contrasti sono portati all'estremo per poi riconciliarsi; nel costume, l'amore romantico va alla ricerca di unità assoluta fra gli amanti e della loro identificazione nell'infinito, prova insoddisfazione di fronte alle situazioni in cui l'amore trova realizzazione effettiva, in una aspirazione che si appaga nella esaltata contemplazione della propria insoddisfazione.