INDIRIZZI
Fra i vari indirizzi ideologici se ne individuano tre fondamentali: naturalistico, sociologico, religioso.
1 - INDIRIZZO NATURALISTICO
Ne è iniziatore e ispiratore Rousseau. Rifiuta il funzionalismo dell'educando verso schemi secondo cui l'educazione dovrebbe risolversi nell'imitare. Afferma, di contro, la spontaneità dell'educando ritenuto depositario di valori dell'ordine originario della natura. Considera individuo e società in opposizione tra loro. Ritiene che l'uomo nasce con la cultura già iscritta in lui, cultura che si manifesta a mano a mano nel corso della crescita. Il maestro è guida di questo sviluppo ed organizzatore dei fattori ambientali (Rousseau, Decroly).
2 - INDIRIZZO SOCIOLOGICO
Si distingue in due tipi: pragmatistico, collettivistico.
a) tipo pragmatistico
L'individuo non ha nessun "a priori", non solo non vi è alcuna opposizione tra individuo e società, ma il primo acquisirà i suoi contenuti nella interazione con la società. Fra i due termini quindi non vi è dualismo, ma reciproco condizionamento (Dewey).
b) tipo collettivistico
Il genitore e l'educatore sono delegati dal collettivo. L'individuo è in funzione del collettivo, è condizionato dal collettivo, da quello che è già acquisito dal collettivo, anche se ha la possibilità di collaborare per un rinnovamento del collettivo (Makarenko).
3 - INDIRIZZO RELIGIOSO
L'"a priori" dell'individuo è diverso da quello di Rousseau: non è naturalistico ma di ordine sovrannaturale. L'individuo è PERSONA, il suo destino è ultramondano e la sua educazione deve avvenire nella prospettiva di questo suo destino e della sua funzione religiosa.
La scuola deve essere espressiva della persona (Devaud). (da Peretti - conferenza di aggiornamento sopra citato).
Michelangelo Pucci