Conseguenze filosofiche

L’esame della teoria della relatività speciale da un punto di vista filosofico offre alcuni temi di grandissimo interesse: il valore filosofico dell’esame operativo dei termini ‘spazio’ e ‘tempo’, la  costruzione della meccanica relativistica, il valore dell’equazione che collega la massa all’energia dei  corpi.

 

a) La relatività delle misure di spazio e tempo non implica la relatività delle nostre conoscenze più fondamentali né la distruzione dell'edificio della cono­scenza fisica la semplicemente una loro ristrutturazione. La concezione opera­tiva di spazio e tempo contribuisce a superare la concezione kantiana di spazio e tempo come forme a priori dell'intuizione. L'impostazione einsteiniana da una parte abbandona l'idea di naturalità dello spazio e del tempo e riduce i concet­ti ad essi relativi ad operazioni e a misure, e dall'altra mostra le insuffi­cienze dell'apriorismo ed elimina l'idea kantiana che spazio e tempo siano forme a priori della mente umana.

b) L'edificio della fisica non esce distrutto ma confermato nel suo complesso dalla rivoluzione relativistica, infatti vi è una continuità formale fra le leg­gi della meccanica classica e quelle della meccanica relativistica. E' vero che l'intelaiatura operativa che riduce spazio e tempo a misure fonda un'ampia revisione dei concetti di massa, di quantità di moto e di conservazione delle forze, e si riflette come un'onda in tutte le strutture della fisica, ma è vero pure che la meccanica einsteiniana, valida per le velocità elevate, a mano a ma­no che le velocità si riducono e tendono a zero, viene a coincidere con la mec­canica newtoniana.

c) L'equivalenza fra massa ed energia ( e = mc2 } porta ad affermare l'esistenza di un'unica invariante massa-energia e a superare i due principi presi separata­mente di conservazione della materia e di conservazione dell'energia messi in crisi dalla trasformazione di materia in energia e viceversa. Notevole in campo filosofico è la riconosciuta possibilità della "creazione continua" della mate­ria.

( L. Geymonat – Storia del pensiero filosofico e scientifico – vol.5° cap. 24° par. VII).

Go to top