La Filosofia

 

Per capire che cos’è la filosofia e come e quando ha avuto origine dobbiamo prima di tutto considerare due termini concettuali: mytos e logos.        

         In greco mytos’ designa un'espressione verbale inizialmente non in contrasto con ‘logos’.

Solo nel periodo tra l' VIII e il IV sec. A.C. i due termini si vanno differenziando in conseguenza dell'introduzione della scrittura e della maturazione della ricerca filosofica, scientifica e storica. 

Dal punto di vista di chi formula l'espressione: 

una prima linea di demarcazione tra i due termini è rappresentata dalla scrittura per cui

mytos = tradizione orale

logos = letteratura scritta.

Questa demarcazione va però considerata non nel periodo storico, nel quale anche i mytoi sono scritti, ma nel momento genetico delle due espressioni:

il mytos  nasce e si sviluppa nel periodo in cui non esisteva la scrittura ed è destinato ad essere trasmesso oralmente;

il logos si sviluppa successivamente all'introduzione della scrittura, nasce come espressione scritta ed è destinato ad essere trasmesso per iscritto. 

Una seconda linea di demarcazione è rappresentata dalla forma:

è mytos l'espressione in forma poetica,

è logos quella in forma prosaica. 

la terza linea di demarcazione è il modo del linguaggio:

è mytos l'espressione che usa un linguaggio simbolico e per immagini concrete;

è logos l'espressione che usa un linguaggio astratto. 

la quarta linea di demarcazione è la strutturazione del discorso:

il mytos procede per accostamento di immagini,

il logos procede attraverso una serie serrata di argomentazioni logiche. 

Dal punto di vista del destinatario che riceve il messaggio: 

la quinta linea di demarcazione è la fascinazione:

è mytos l'espressione destinata ad essere ascoltata e quindi deve risultare piacevole, tale da esercitare una seduzione per tenere l'uditorio sotto l'incantesimo;

è logos l'espressione destinata ad essere letta che deve risultare utile per l'insegnamento che contiene. 

la sesta linea di demarcazione è la fascinosità del contenuto:

il mytos fa leva sul drammatico, sul meraviglioso, sul miracoloso per esercitare un'azione mimetica e suscitare una partecipazione emotiva,

il logos invece fa leva sull'argomentazione dei fatti. 

La settima linea di demarcazione è l'effetto destinato ad ottenere sul destinatario del messaggio:

il mytos è l'espressione che si indirizza alla parte irrazionale dell'uditore ed è diretta a suscitarne l'emotività;

è logos l'espressione che si indirizza alla parte razionale dell'ascoltatore ed è diretta a stimolarne la riflessione. 

L'ottava linea di demarcazione è data dall'uso privato o pubblico della parola:

nel mytos la parola è privilegio esclusivo di chi ne possiede il dono,

nel logos invece la parola appartiene nella stessa misura a tutti i membri della comunità, in quanto scritto il logos è portato in mezzo al pubblico, è l'espressione del gioco politico di una città democratica. 

          La Filosofia nasce e si sviluppa come ‘logos’, cioè come disciplina razionale, esercitata e trasmessa soprattutto nella forma scritta, tesa a convincere .

         Nella prima fase della civiltà la Poesia ha svolto un ruolo importante nella comunicazione e nell’educazione, mediante il linguaggio del ‘mytos’, ha cercato di dare della realtà in tutte le sue forme una spiegazione fantasiosa attraverso immagini.

         Nella fase successiva la Filosofia, ha assunto quel ruolo ma mediante il linguaggio del ‘logos’, fornendo spiegazioni razionali attraverso argomentazioni logiche.

          La filosofia è una disciplina, una codificazione del sapere, ma, soprattutto, anche un atteggiamento mediante il quale si tende a dare una interpretazione razionale della realtà. La filosofia non descrive il mondo e le sue cose, ma tenta di penetrarvi dentro nell'intento di scoprirne l'intima natura e il senso.
Grazie a questo intento la filosofia si differenzia dalle scienze
(che pure fanno parte del 'logos'):
- queste studiano i fenomeni nel loro aspetto quantitativo e con metodo matematico e sperimentale mirano a fissarne le leggi,
- quella li studia in una prospettiva eziologica e teleologica in quadri di essenze legate via via in orizzonti che diano loro significati via via sempre più unificanti.


Michelangelo Pucci

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