Nei secoli passati trovare il fondamento dell’Universo è stato il rompicapo dei ‘sapienti’ di ogni parte del mondo. Nel tentativo di dare una risposta a questo quesito si sono cimentati in un primo momento mitologie e immaginazioni poetiche. In India si supponeva che il mondo fosse sorretto da un elefante, il quale poggiava i piedi sullo scudo di una tartaruga, poiché anche la tartaruga richiedeva un appoggio e non si sapeva quale, si rinunciò a proseguire. La stessa sorte tocca a qualsiasi teoria che supponga un fondamento esterno al Mondo, che a sua volta esige un fondamento.
Solo in epoca storica, in ambiente razionalistico, imbroccando la via giusta, si pensò di cercare il fondamento nella natura stessa. Così Talete ipotizzò che fosse l’acqua, Anassimene l’aria, Anassimandro un elemento indeterminato, Democrito l’atomo.
Tra la fine 1600 e gli inizi del 1700 Leibniz, scienziato e filosofo, individua il fondamento in un numero infinito di entità immateriali, che egli chiama ‘monadi’, principi di forza e di attività, ma poi, abbandonando il terreno scientifico, si lascia andare alla fantasia.
Avvantaggiandoci dei progressi della Scienza Fisica, che ha scoperto la vera natura dell’atomo come agglomerato di cariche elettriche di segno opposto, noi possiamo dare una risposta più convincente.
Il segreto sta nella composizione dell’atomo. Senza scendere nei particolari, esso è un aggregato di particelle o, meglio, di cariche di energia di segno opposto, che stanno insieme grazie ad un equilibrio fra azioni opposte di attrazione e repulsione. Basta rompere questo equilibrio perché l’energia si liberi con effetti disastrosi se non controllata.
Gli atomi a loro volta si aggregano formando molecole grazie all’azione di attrazione. Anche le molecole si uniscono in agglomerati più grandi costituendo, per la forza di coesione, cose inanimate ed esseri viventi, e corpi celesti, organizzati in sistemi e questi in galassie, in virtù della forza gravitazionale.
Vediamo allora che, sia alla base dei corpi sia alla base delle forze che li tengono uniti, c’è l’energia.
In conclusione, oggi possiamo dare una risposta plausibile al quesito di partenza affermando che il fondamento dell’Universo è in esso stesso ed è nell’energia che lo costituisce.
Michelangelo Pucci