Pensare è essenzialmente una continua attività di confronto fra termini di cui uno funziona come parametro o unità di misura, procedendo da quelli più particolari e risalendo via via a quelli più generali.
Si comincia con il raffrontare gli oggetti della sensazione attuale con l’oggetto di una esperienza precedente, riconoscendo nei primi caratteristiche già rilevate nel secondo: passo per la piazza e vedo per la prima volta un animale attaccato ad una carrozzella, ne rilevo le caratteristiche salienti: l’essere un quadrupede, la forma del corpo, il collo lungo, la forma della testa, la conformazione delle orecchie, la coda con il lungo pennello di peli, la costituzione della zampe e dei piedi, il verso, ecc.; vado all’ippodromo e vedo che gli animali che corrono in pista somigliano a quello visto in piazza, confronto le loro caratteristiche con quelle di quest’ultimo e valuto che sono le stesse; la stessa operazione compio ogni qualvolta mi trovo di fronte ad altri animali simili. A conclusione di queste operazioni, mettendo in un insieme tutti gli animali che presentano le caratteristiche di cui sopra, pervengo ad un’unica rappresentazione mentale di essi (concetto) e all’idea di una ‘classe’ in cui includere tutti gli animali con quelle stesse caratteristiche. Indico quella rappresentazione e questa classe con il nome di ‘cavallo’ e vi includo d’ora in avanti ogni altro animale che presenti quelle caratteristiche. Allo stesso modo pervengo ad altri concetti e ad altre classi, di asino, di zebra, di cane, di gatto, di passero, di lucertola, ecc..
Confrontando i concetti fra loro e le classi fra loro costruisco concetti e classi sempre più generali come quelli di equini, di mammiferi, di animali, di esseri viventi, ecc.
Procedendo nell’esperienza, ogni oggetto esperito viene incluso in classi o escluso da classi (asserzioni o giudizi di affermazione o di negazione): Fuffi è un gatto; Fuffi non è un pesce.
Confrontando fra loro due o più asserzioni sviluppo un ragionamento con cui risolvo un problema o pervengo ad una generalizzazione più larga o scopro nuovi significati: un mammifero è diverso da un pesce, il gatto è mammifero, dunque il gatto non è un pesce.