La psiche opera attraverso funzioni con le quali elabora, a vari livelli, i dati dell’esperienza. Tutto ha inizio con la ricezione degli stimoli che provocano delle modificazioni elettriche e chimiche nel sistema nervoso dando origine alle sensazioni. Queste collegate fra loro, con i dati già esistenti nella memoria, organizzate e interpretate confluiscono in percezioni. Conservate nella memoria le percezioni diventano immagini. Modificate in vario modo e combinate fra loro queste danno luogo alle fantasie. Percezioni, immagini e fantasie inducono modificazioni del comportamento che costituiscono gli apprendimenti.
La psiche umana, grazie ad un maggior numero di neuroni e a strutture cerebrali variamente integrate e specializzate, trasforma le immagini in idee, ne coglie e rimarca elementi comuni che raccoglie e rappresenta in simboli mentali e linguistici pervenendo ai concetti. Collegandoli e organizzandoli in strutture mette in moto le operazioni formali e astratte più varie che esprime in giudizi e ragionamenti. Idee, concetti, giudizi e ragionamenti inducono altre modificazioni del comportamento sostanziando apprendimenti astratti e superiori, con i quali si costruiscono le varie scienze e le diverse tecniche operative.
L’apprendimento, in conclusione, è l’attività fondamentale dell’intelligenza, svolta attraverso operazioni di coordinamento e di organizzazione di due o più o tutte le funzioni psichiche del percepire, dell’immaginare, del produrre nuove immagini, della concettualizzazione (astrazione, simbolizzazione, generalizzazione), del giudizio, del ragionamento.
Il frutto dell’intelligenza è la creazione di nuove immagini, di nuove idee, di nuovi pensieri, di nuovi ‘modus operandi’, di nuovi saperi, di nuove tecniche.
L’intelligenza, dunque, è una funzione generale, sintesi della personalità, che implica l’utilizzazione di tutte le funzioni psichiche, finalizzata al comportamento creativo.
Michelangelo Pucci