E’ stato presentato al pubblico il libro ‘Fàtti chi si cùndani’

 

 

Programmato nella nuova piazza del Vallone, per il contrattempo della pioggia il convegno è stato spostato al coperto nel salone delle Scuole Elementari. Il forzato ritardo per la ricollocazione logistica non ha scoraggiato i convenuti, che pazientemente hanno atteso che si desse inizio ai lavori.
Dopo il saluto del Sindaco dott. Giuseppe Silvestri, l’assessore alla cultura ins. Mariangela Limongi ha sottolineato la valenza culturale per Tortora di questo libro, ricollegandola a quella del sito internet mipuccitortora.it, nel quale si allarga a 360 gradi l’informazione sul nostro paese. Interessanti e competenti sono state le relazioni del prof. Gianni Celico che, dopo aver rimarcato la peculiarità della storia di Tortora, ne ha visto una concreta e viva specificazione negli aneddoti narrati nel libro nei quali sono sottese fatiche e sofferenze di un popolo; del prof. Vincenzo Pucci che ha colto le parentele diacroniche e sincroniche del dialetto tortorese, mettendone in risalto il valore espressivo e comunicativo; dell’ins. Michele Cozza che ha messo in evidenza l’opportunità di tramandare le ‘storie’ per conservare le radici.
Ha concluso gli interventi l’autore, prof. Michelangelo Pucci, che, dopo aver accennato all’iter formativo dell’opera, ne ha evidenziato i caratteri, tra gli altri la comicità che vela le situazioni drammatiche dei tempi rievocati, quali la mancanza di lavoro, la drammatica scarsità alimentare e l’avarizia produttiva della terra nonostante la fatica dei contadini e chiude con l’esortazione ai più giovani di incrementare la letteratura dialettale, iniziata con il suo libro.
Nel prosieguo il gruppo di ‘Cattivoteatro’ organizzato e diretto da Biagio Accardi, dopo l’esecuzione di tarantelle calabresi con l’organetto da parte di Marco Moccia, con le scenografie di Oreste Sandro Forestieri e i costumi di Rosa e Rossella, ha rappresentato alcune scenette tratte dal libro: lu còasu, lu ciùcciu di donna Cumbòrta, lu taligràmmu, mangéati  a sc’casciatrìppa, lu prisùttu, lu mastidàsciu e lu cusitùru, mastu Michilìcchju e li fasùli. Merita una menzione il cast di attori e attrici in erba costituito da Antonella Iorio, Antonella La Cava, Armiyola Balliu, Clarissa Imperio, Ernilda Balliu, Francesco Cassano, Giulia Bruno, Giuseppe Chiappetta, India Fulco, Maria Angelina Matellicani, Marianna Imperio.

 

 

 

 

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