Sabato 5 agosto 2006 alle ore 18:30 è stata inaugurata, nelle sale del museo archeologico di Tortora, la mostra di reperti archeologici e di pezzi di arredo tombale rinvenuti nelle aree del Métauros, del Laos e di Tortora.
Nel cortile del palazzo Casapesenna, alla presenza di un folto pubblico, convenuto anche dai paesi vicini, hanno parlato i Sindaci di Tortora, di Palmi, di Oppido Mamertina, di Santa Maria del Cedro, la dott.ssa Rossella Agostino soprintendente per i beni archeologici della Calabria, l’assessore provinciale ai trasporti di Cosenza. Tutti hanno convenuto sull’importanza della scoperta delle radici comuni italiche dei Calabresi da porre alla base di una identità che ponga finalmente fine a divisioni e rivalità immotivate.
Si sono succeduti poi gli interventi del senatore Gentile, dell’onorevole Pellegrino di Napoli, del consigliere Russo di Scalea, del sindaco di Verbicaro, del prorettore dell’Università della Calabria, del Sindaco di Grisolia, del consigliere Magurno. Tutti hanno concordato nel riconoscere l’importanza della manifestazione di questa giornata non solo per la sua valenza storico-culturale ma soprattutto per il suo significato sociale di senso di affratellamento di comunità poste agli estremi della Calabria: Tortora e Santa Maria del Cedro a nord e Oppido Mamertina e Palmi a sud, distanti geograficamente ma vicini per la comune etnia italica.
A conclusione dei discorsi le porte del museo sono state aperte per la visita alle sale in cui è stata allestita la mostra dei Lucani nell’area di Tortora e del Laos e dei Tauriani in quella del Métauros.
La serata si è conclusa con lo spettacolo nella nuova piazza del Vallone del gruppo musicale e vocale 'Vietato vietare' e della scuola di ballo 'Grease' di Pamela Valente con le coreografie delle piccole del 1° corso, delle giovanissime del 2° corso e delle giovani del 3° corso, in concomitanza con la sagra del cinghiale organizzata dall'associazione cacciatori tortoresi.