Misura dell’intelligenza

Lo sviluppo è condizionato da una parte da fattori biologici e neurologici strutturali o patologici dall’altra da fattori ambientali. Fra questi, rilevanti sono le esperienze sia spontanee sia indotte come risposte a stimoli oggettivi, di educazione parentale e di istruzione scolastica. Ambedue le tipologie di fattori determinano una quasi infinita varietà di livello di qualità e di efficienza delle capacità intellettive dei soggetti.

E’ possibile misurare questo livello con prove (test) tarate per rilevare, in ciascuna età evolutiva, la capacità del soggetto di effettuare operazioni intelligenti proprie di quell’età e, nell’ambito di essa, la quantità e l’efficienza delle operazioni stesse.

Poiché lo sviluppo massimo dell’intelligenza si ha intorno ai quattordici anni e rimane stabile per tutta la vita, si assumono come prove per misurare l’intelligenza degli adulti le stesse adoperate per l’età evolutiva, in particolare quelle relative alle ultime fasi di sviluppo.

La misurazione avviene (con il metodo Binet-Simon modificato da Terman-Merrill) con il sistema del Quoziente Intellettuale (QI) che rileva il rapporto fra l’Età Mentale espressa in mesi (EM) e l’Età Cronologica espressa in mesi (EC) per 100 

                                             QI = EM/EC*100

L’Età Mentale si rileva con le prove attitudinali, l’Età Cronologica di rileva dal certificato di nascita.

Gli studiosi citati approntarono delle prove per ogni fascia di età due mesi; 2, 4, 6, 8, 10, 12 per il primo anno; 14, 16, 18, 20, 22, 24 per il secondo anno; …. ; 144, 146, 148, 150, 152, 154 per i dodicenni; 156, 158, 160, 162, 164, 166 per i tredicenni.

Ad esempio: se dalle prove risulta che il soggetto di EC 120 mesi supera le prove approntate per l’età di 144 mesi, il Quoziente Intellettivo sarà 

                                           QI = 144/120*100 = 120

Si assume 100 per esprimere il valore medio del Quoziente Intellettivo raggiunto dai soggetti dell’età presa in considerazione (per gli adulti 14 anni). Un valore sotto i 100 sta ad indicare un’intelligenza inferiore alla media, Un valore sopra i 100 indica un’intelligenza superiore alla media. I geni superano il QI di 140. Gli idioti hanno un QI inferiore a 60.

Fin qui sembra tutto facile, ma non è proprio così. L’esattezza della misura dipende dalla validità, fedeltà e sensibilità delle prove, merce molto rara anche tra i cosiddetti esperti.

Solo i ‘veramente’ esperti sono in grado di ideare delle prove scientifiche che rispondano ai tre requisiti di cui sopra. 

                                                                                                  Michelangelo Pucci

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