E’ arrivato un altro collega, viene assegnato alla camerata n.° 2. Non eccelle nella cura e pulizia della sua persona: un effluvio maleodorante si espande attorno a lui, proveniente soprattutto dai piedi. Immancabile scatta nei suoi confronti il trattamento riservato ai nuovi venuti. Il progettato tiro investe, inevitabilmente, anche l’anziano Antonio, igienista, particolarmente disgustato della nuova recluta. A sera, messi a dormire i ragazzi della sua camerata, questi va a trascorrere il resto della serata in compagnia del vicedirettore, suo compaesano … . Il campo è libero!
Il nuovo arrivato, stanco del viaggio, è andato a dormire. A una certa ora uno va a svegliarlo per avvisarlo che il collega Antonio è dovuto partire improvvisamente per una emergenza in famiglia e per dirgli che deve prenderne il posto. Il poveretto si alza, raccoglie in una bracciata tutti i suoi indumenti e, con la testa ronzante, si sposta e, assonnato com’è, si riaddormenta profondamente fra le lenzuola del collega.
Nel frattempo, è una mia idea, nel dormitorio lasciato, in cui il soggetto prima o poi deve fare ritorno, si preparano delle trappole: si tratta di cordicelle tese tra un letto e l’altro ad altezza crescente, dopo l’ultima cordicella una bagnarola piena d’acqua.
A notte tarda l’ignaro Antonio rientra. Apre la porta a vetri della sua camerata … , il suo letto è appena a sinistra, è molto stanco e insonnolito … , non vede l’ora di mettersi a letto … , ma … , nel letto c’è qualcuno … , oh Dio … c’è il nuovo arrivato con tutta la sua sporcizia e tutte le sue esalazioni … , che schifo! … . Superati lo choc e l’incredulità dei primi momenti … , dà sfogo a tutto il suo sdegno contro il malcapitato invasore, che incominciava a risvegliarsi: - “ti affogo! … cosa ci fai nel mio letto? … disgraziato! … ti strangolo!” – dice, dando sfogo scalmanando a tutta la sua rabbia.
Intanto il malcapitato si alza dal letto brontolando, abbranca la sedia sulla quale aveva riposto le sue robe e si avvia per ritornare al suo letto. Nel percorrere il corridoio centrale tra i letti, nella penombra dello stanzone, non si accorge delle trappole … , incespica nella prima ma riesce a reggersi in piedi, inciampa nella seconda … , cade in ginocchio … , fatica a rialzarsi … , intoppa nella terza trappola e cade di lungo, bestemmiando, nella bagnarola. Tutto zuppo d’acqua, è costretto a cambiarsi da capo a piedi. Gli altri, mal contenendo l’ilarità, intanto provvedono a prosciugare il pavimento.
Nell’altra camerata, frattanto, Antonio si è quasi calmato, ma inveisce contro gli autori dello scherzo. Ha dovuto svegliare il guardarobiere per il cambio delle lenzuola. Solo verso le due di notte si ritorna alla normalità.