La mareggiata ha avuto il suo picco massimo nella notte tra il 24 e il 25 gennaio. Le ondate hanno scavalcato il lungomare rialzato e, anche se smorzate, si sono inoltrate nelle varie vie Fr. Bandiera, L. da Vinci, De Gasperi, M. Sirimarco, R. Pucci, ecc. per circa 80-100 metri apportandovi sterpi. La stessa piazza Stella Maris non è rimasta esente. La passeggiata rialzata, quasi totalmente sommersa nella sabbia, in alcuni punti, presenta escavazioni con rimozione dei mattoni della pavimentazione. Il lungomare F. Sirimarco, nella parte carrabile, prima dell'intervento della ruspa, era interamente obliterato da uno strato di circa 30 cm. di sabbia e sterpi. La spiaggia nel tratto fra via G. Guida e via De Gasperi si presenta ulteriormente scavata, mentre nel tratto fra la piazza Stella Maris e il confine con Praia risulta riempita fino e oltre il livello del viale sopraelevato per il passeggio.
Queste due ultime risultanze dimostrano in maniera evidente:
1 - quando i marosi incontrano ostacoli rigidi, massi o muraglioni, escavano la spiaggia e ne riducono la larghezza asportando altrove la sabbia;
2 - quando gli stessi non incontrano ostacoli rigidi ma possono estendersi su un arenile abbastanza largo, non solo non asportano materiale, ma ve lo depositano determinando un innalzamento della spiaggia.
Visto il ridotto apporto di detriti alluvionali del fiume Noce, per salvare il salvabile e favorire con il tempo il riempimento naturale della spiaggia, il ripascimento della stessa appare un rimedio assolutamente temporaneo e, alla lunga, un inutile spreco di risorse pubbliche, che in definitiva escono dalle tasche dei contribuenti.
Michelagelo Pucci