Edificio di stile moderno e funzionale. Seconda chiesa della Marina, luogo di aggregazione religiosa della contrada Impresa.
Il reperto è datato nella seconda metà del III sec. d.C., attribuibile, secondo gli esperti, a bottega campana. L'iscrizione recita che il sarcofago fu comprato da Vibo Ampliato per la cognata Cominia Damianete, morta a 21 anni, e per la moglie Cominia Olimpiade, ancora in vita.
E' il piedistallo del monumento eretto in onore di M. Arrio per ringraziarlo di aver elargito grano ai suoi concittadini in un anno di carestia. Gli esperti lo fanno risalire al I sec. d.C. L'iscrizione fornisce la prova inconfutabile che sul Palestro, in epoca romana, vi era una colonia retta da un duomvirato.
Tomba a tumulo. Pianta di forma circolare. Parte inferiore cilindrica in muratura . Parte culminante in terra disposta a cono. Al centro un pilastro a pianta quadrata con un foro centrale che metteva in comunicazione la sommità con la cella che all'origine conteneva la cassetta con le ceneri del defunto.
Dedicati alla triade Giove-Giunone-Minerva. Costruiti di fronte al lato aperto del foro nella parte più alta della città.