Veduta da est del borgo Julitta arroccato sulla falesia che guarda Materdomini. Sullo sfondo la Marina ed il mare.

Foto storica degli anni '30. Tra i personaggi ritratti, gli adulti non sono più tra i vivi e i ragazzi sono oggi tutti ultrasettantacinquenni. Sulla porta, in piedi, il proprietario del bar.

Foto storica. Ritrae la zona come era negli anni '30: manca l'edificio sulla sinistra e il ponte vero e proprio era ristretto a una esigua carreggiata. Sono da notare i vestiti di moda a quel tempo, in particolare la tenuta della donna sulla destra con l'immancabile 'muccatùru' a copertura della testa. E' esibita una bicicletta considerata, allora, come una fuoriserie di oggi. Sulla sinistra è ritratto il fotografo che trattiene per le briglie il mulo.

Via costruita ex novo a fine anni '70 per collegare la zona 'Pineta' con quella del futuro eventuale porto. Inizialmente tracciata in unica carreggiata, è stata successivamente suddivisa  in due corsie da uno spartitraffico alberato. Vi ha sede la Scuola Media e l'ufficio delle Poste.

La prima discesa a mare provenendo da Praia. La discontinuità del rettilineo a metà percorso è dovuta al fatto che tagliava due lottizzazioni diverse, non raccordate fra loro. La denominazione le deriva dall'intestazione all'emerito concittadino Ruggiero Pucci.

Costruita negli anni '60, inizialmente come variante della SS 18 per baipassare il passaggio a livello ferroviario, negli anni '70 è divenuta strada urbana con il nome di Via Nazionale. Solo da pochissimi anni è stata intestata allo statista assassinato dalle BR.

Sede di Blanda enotria, lucana e romana fino alla seconda metà del secolo VI, epoca dell'abbandono quasi certamente per la sua distruzione ad opera dei Longobardi.

Secondo sito di Blanda dopo l'abbandono del Palèstro, vi è stata messa alla luce una chiesa, probabilmente sede del vescovo della comunità, fino al XII secolo.