Modelli di sviluppo della società: 1) Il modello primitivo

Nel modello primitivo si distinguono due fasi: quella del branco e quella tribale.
il branco è un'aggregazione naturale ereditato dagli stadi precedenti dell’evoluzione. Fondato sull’economia della raccolta dei frutti della foresta e dei semi della savana, era finalizzato soprattutto alla riproduzione. Per l’alimentazione ogni membro del branco doveva provvedere a sé stesso e anche ai propri piccoli se femmina. Il capo branco, di solito il maschio più forte, aveva il privilegio dell’accoppiamento con tutte le femmine del gruppo e l’onere della difesa del territorio dagli estranei. Del branco facevano parte, così come avviene tuttora nella maggior parte dei mammiferi più evoluti, il capo branco, tutte le femmine di ogni età, i giovani maschi non ancora maturi sessualmente. I maschi nati nel branco, raggiunta la maturità sessuale, ne venivano cacciati dal capo, che a sua volta ne veniva cacciato se risultava perdente in un confronto diretto con un altro pretendente.
La tribù è una consociazione culturale. Basata sull'economia della raccolta dei frutti e dei semi e della caccia alla selvaggina è finalizzata alla soddisfazione di altri bisogni oltre quello della riproduzione e dell'alimentazione, quali quello di una più efficace difesa, della trasmissione delle tecniche di produzione degli utensili e delle armi, della trasmissione delle tradizioni orali sugli antenati, sulla religione, sulla cura dei malati affidata allo stregone, sulle regole di convivenza  il cui rispetto è affidato al capotribù. In questa forma di consociazione gli anziani non sono abbandonati, anzi vengono rispettati e tenuti in molta considerazione e sono consultati come depositari della saggezza per averne consigli. La forma tribale è sopravvissuta fino a pochi decenni fa nelle foreste del Borneo e dell'Amazzonia.

Michelangelo Pucci

 

 

 

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