Marina

Marina (12)

Terra paludosa e insalubre in alcune epoche storiche, oggi è una stazione balneare molto apprezzata per la sua spiaggia e il suo limpido mare. La parte del territorio tortorese più popolosa. E’ una pianura alluvionale che si estende dalla spiaggia alle pendici del monte Cifolo e del monte Schiena dell’Armi di Aieta. Si affaccia sul mar Tirreno nella parte sud del golfo di Policastro.

Ha la forma di un quadrilatero irregolare, con la base maggiore a monte di circa 3.500 metri; il lato opposto che corre lungo l’arenile del lido per 2.000 metri circa; il lato lungo il fiume Noce di circa 2.700 metri e il lato a questo opposto, al confine con Praia a Mare, di circa 900 metri (pari a circa 500 ettari, 5 kmq).

Nel passato la Marina è stata la fonte principale delle risorse agricole del Comune. Era detta 'sutt'acqua', cioè irrigua grazie alla Fiumarella da cui, mediante acquedotti a sbarramento, si prelevava l'acqua incanalata poi in fossi che servivano con le loro diramazioni tutti gli appezzamenti.
Oggi, cementificata per molta parte, con i suoi circa 5.000 abitanti è la zona più popolata del territorio.

Ai redditi agrari si sono sostituiti i redditi urbani e turistici sotto la forma di redditi ricavati dalla locazione stagionale delle case e, sempre nel periodo estivo, dall’apporto monetario dei villeggianti speso negli esercizi commerciali.


La pianura è attraversata, nella direzione nord-sud, dalla ferrovia Salerno-ReggioCalabria e dalla nuova SS 18.

Michelangelo Pucci

La contrada prende il nome dalla sua posizione in riva al mare a ovest e in riva al fiume Noce a nord. A sud confina con via Giovanni XXIII e ad est più o meno con la via Panoramica al Porto nel suo primo tratto.

Un nome che evoca antiche genti. Piccola contrada che si estende a ovest della Nuova SS 18, tra questa e la via Panoramica al Porto.

La più vasta delle contrade della Marina. La zona industriale tortorese di un non lontano passato.

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