Terra paludosa e insalubre in alcune epoche storiche, oggi è una stazione balneare molto apprezzata per la sua spiaggia e il suo limpido mare. La parte del territorio tortorese più popolosa. E’ una pianura alluvionale che si estende dalla spiaggia alle pendici del monte Cifolo e del monte Schiena dell’Armi di Aieta. Si affaccia sul mar Tirreno nella parte sud del golfo di Policastro.
Ha la forma di un quadrilatero irregolare, con la base maggiore a monte di circa 3.500 metri; il lato opposto che corre lungo l’arenile del lido per 2.000 metri circa; il lato lungo il fiume Noce di circa 2.700 metri e il lato a questo opposto, al confine con Praia a Mare, di circa 900 metri (pari a circa 500 ettari, 5 kmq).
Nel passato la Marina è stata la fonte principale delle risorse agricole del Comune. Era detta 'sutt'acqua', cioè irrigua grazie alla Fiumarella da cui, mediante acquedotti a sbarramento, si prelevava l'acqua incanalata poi in fossi che servivano con le loro diramazioni tutti gli appezzamenti.
Oggi, cementificata per molta parte, con i suoi circa 5.000 abitanti è la zona più popolata del territorio.
Ai redditi agrari si sono sostituiti i redditi urbani e turistici sotto la forma di redditi ricavati dalla locazione stagionale delle case e, sempre nel periodo estivo, dall’apporto monetario dei villeggianti speso negli esercizi commerciali.
La pianura è attraversata, nella direzione nord-sud, dalla ferrovia Salerno-ReggioCalabria e dalla nuova SS 18.
Michelangelo Pucci
Il Palèstro o Palècastro
In dialetto ‘Paléstru ’, forma contratta di Palécastru, (= antica città fortificata).
Le terre auree. E’ una contrada costituita da vasti terrazzamenti, sottostanti il Rosaneto, che digradano sulle ultime pendici del Cifolo.
Terra di Santi monaci. Questa contrada è costituita da un ampio pianoro che si estende sulle pendici del Cifolo nel lato sud-est.
Terra fiorita. Il Rosaneto è formato da un vasto terrazzamento delle pendici ovest del Cifolo, di origine marina o fluviale,
Due contrade pedemontane ancora largamente ad uso agricolo, delimitate a monte dalla pendice collinare del Cifolo, dalla Fiumarella a lato mare e a nord dal Fiume Noce e dalla contrada ‘Jumigrànni’.