Generale

Generale (553)

E' visibile l'entrata della Grotta del Leone, detta così per la presenza in fondo all'antro di uno scoglio che, visto dall'esterno, dà l'idea di un leone accovacciato. Nell'anno 1600 vi morì il torriere Vitigno, comandante della guarnigione di stanza nella Torre di Fiuzzi, ferito nello scontro vittorioso contro i corsari turchi che tentavano di sbarcare sull'arenile (vedi didascalia della foto della torre Fiuzzi).

Chiamata 'Torre del Capo Dino', fu costruita intorno al 1550 (nello stesso periodo delle altre torri costiere) dietro impulso del vicerè Pietro di Toledo in funzione di difesa contro le piraterie dei Turchi. Fu testimone nell'anno 1600 di un assalto del corsaro Amurat Rais che con sei vascelli si era presentato di fronte all'arenile di Fiuzzi, respinto dal torriere Vitigno che con l'ausilio di una schiera di cavallari di Aieta armati di archibugio ne impedì lo sbarco. Il Vitigno rimase ferito e morì entro poche ore nella grotta del Leone.
Formatasi nei tempi geologici per crollo e sprofondamento del tratto di terrazzamento che la univa alla contrada Foresta. In epoca preromana vi fu costruito un tempietto, in funzione anche in età romana, da cui probabilmente prese il nome (lat. aedes = tempio; aedina = tempietto). Nel medioevo e secoli successivi era parte del feudo di Aieta. A devozione dei fedeli vi fu costruita una cappella dedicata a S.Maria. Fino al 1660 era adibita a pascolo di bovini e ovini, traghettativi stagionalmente su barche, e alla caccia di colombelle, pernici e altri uccelli. Successivamente vi furono introdotti conigli e lepri per la caccia e la sommità pianeggiante fu arata per la semina di grano.
La località prende il nome dalla presenza, nel mare prospiciente a poca distanza dalla costa, di polle di acqua dolce sorgiva  (più fredda dell'acqua marina) proveniente dalla falda dei rilievi sovrastanti.
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