Generalita sul verbo

I modi

La coniugazione dei verbi tortoresi ha i seguenti modi: indicativo, congiuntivo, condizionale, gerundio, participio, infinito.


I tempi

Il modo indicativo ha i seguenti tempi: presente, imperfetto, passato remoto.

Il futuro è reso con il presente:
Es. quànnu ci véaji (presente con valore di futuro) ànna marina? quando andrai alla marina? 
- Ci véavu
(presente con valore di futuro) cròaji = Vi andrò domani; 

es. guànnu chi bbìeni pàrtu (presente con valore di futuro) pi la Mérica = l'anno venturo (che verrà) partirò per l'America;
es. a quà a cent'ànni nùji nun ci sùmu (presente con valore di futuro) cchjù = fra cent'anni noi non ci saremo più.

Il modo congiuntivo ha solo l’imperfetto, usato anche in funzione di presente. Solo il verbo essere ha il presente congiuntivo, ma è usato rarissimamente, si ritrova ad esempio nell’espressione sàndu chi ssìja ora pro nobis.

Tempi composti

I verbi transitivi nei tempi composti hanno l’ausiliare avé     
I verbi transitivi nella forma passiva prendono l’ausiliare ghéssi     
I verbi intransitivi nei tempi composti hanno di solito l’ausiliare ghèssi.

Le coniugazioni regolari dei verbi tortoresi sono due:

- 1a coniugazione - in ‘-éa’(di)  
- 2a coniugazione - in '-i'

1a coniugazione - in ‘-éa’(di)  con la variante ‘-òa’(di) ogni qualvolta il gruppo éa si trova a seguire una sillaba con la ‘u’; la forma regolare sarebbe in –di, ma questa finale per lo più cade per lasciare il posto alle forme tronche, questo accade anche nella terza persona singolare del presente indicativo. 

La ‘u’ tematica nelle voci verbali in cui diventa tonica si trasforma in ‘o’: 

infinito truv-òa’, Ind. pres.tròvu, tròvasi, tròvadi, truv-òamu, truv-àzi, tròv-ani; imperf. truv-àva; pass.rem. truv-àji, cond. truv-èra, cong. truv-ìssi, imperat. sing. tròva, ger. truv-ènnu, part.pass. truv-òatu.

Paradigma regolare: cucin-éa(di) – truv-òa’(di) desinenze: 

indicativo presente          indicativo imperfetto 

- cucìn-u                          - cucin-àvu                              
- cucìn-asi                        - cucin-àvasi
- cucìn-a(di)                     - cucin-àva(di)
- cucin-èamu                    - cucin-àvamu
- cucin-àzi                        - cucin-àvavu
- cucìn-ani                        - cucin-àvani 

indicativo pass remoto   congiuntivo imperfetto 

- cucin-àji                         - cucin-ìssi
- cucin-àsti                       - cucin-ìssisi
- cucin-àidi                    - cucin-ìssidi
- cucin-àimu                  - cucin-ìssimu
- cucin-àstivu                 - cucin-ìssivu
- cucin-àini                     - cucin-ìssini 

condizionale                     imperativo  

- cucin-èra                      2° pers. sing.  - cucìn-a
- cucin-èrasi                   2° pers. pl.      - cucin-èati
- cucin-èradi                          
- cucin-èramu                  gerundio
- cucin-èravu                   - cucin-ènnu
- cucin-èrani                    participio passato
                                       - cucin-èatu 

2a coniugazione - in ‘-i 

- La ‘è’ tematica tonica dell’infinito ogni qualvolta nella coniugazione diventa atona per spostamento dell’accento sulla desinenza diventa ‘i’ :
es. infinito affènn-i, affènn-u, affènn-isi, affènnidi, affinn-ìemu, affinnì-ezi, affènn-ini, affinn-ìja, affinn-ìji, affinn-èra, affinn-ìssi, affinn-ìeti, affinn-ùtu. 

- La ‘o’ tematica tonica dell’infinito ogni qualvolta nella coniugazione diventa atona per spostamento dell’accento sulla desinenza diventa ‘u’:
es. infinito pòn-i, ind.pres. pòn-gu, pòn-isi, pòn-idi, pun-ìemu, pun-ìezi, pòn-ini,  imperf. pun-ìja, pass.rem. pun-ìji, condiz. pun-èra, cong. pun-ìssi, imperativo pun-ìeti, part.pass. pun-ùtu

- I verbi la cui radice all’indicativo presente termina con ‘n’ preceduta da vocale aggiungono alla radice della prima pers.sing. la lettera ‘g’:
es. infinito pòn-i, ind.pres. pòng-u; infinito tèn-i, ind.pres. tèng-u; inf. vin-ì, ind.pres. vèng-u; inf. èssi, ind.pres. sùng-u; 

- I verbi la cui radice termina con ‘d’, alla prima pers.sing. del presente indicativo mutano la ‘d’ in ‘g’:
es. infinito vìd-i, pres.ind. vìg-u, vìdisi, vididi, vidìemu, vidìezi, vìdini; inf. càd-i, pres.ind. càg-u.

Paradigma regolare di Abbàtt-i:

indicativo presente         indicativo imperfetto 

- abbàtt-u                         - abbatt-ìja
- abbàtt-isi                        - abbatt-ìesi
- abbàtt-idi                        - abbatt-ìedi
- abbatt-ìemu                    - abbatt-ìevamu
- abbatt-ìezi                      - abbatt-ìevavu
- abbàtt-ini                       - abbatt-ìeni 

indicativo pass remoto   congiuntivo imperfetto 

- abbatt-ìji                        - abbatt-ìssi
- abbatt-ìsti                      - abbatt-ìssisi
- abbatt-ìjidi                     - abbatt-ìssidi
- abbatt-ìjimu                   - abbatt-ìssimu
- abbatt-ìstivu                   - abbatt-ìssivu
- abbatt-ìjini                     - abbatt-ìssini 

condizionale                             imperativo 

- abbatt-èra                      2° pers.sing – abbàtt-i
- abbatt-èrasi                    2° pers.plur  - abbatt-ìeti
- abbatt-èradi                   
- abbatt-èramu                 gerundio
- abbatt-èravu                  abbatt-ènnu
- abbatt-èrani                   participio passato 
                                       abbatt-ùtu 

Quando l’accento tonico cade sulla desinenza l’infinito termina in ìsci,
es. fin-ìsci, proibb-ìsci, accunzind-ìsci; pun-ìsci, ecc.che al presente ind. fanno come:
fin-ìscu         fin-ìemu
fin-ìscisi        fin-ìezi
fin-ìscidi       fin-ìscini 

Gli altri modi e tempi hanno le stesse desinenze di abbàtti

Michelangelo Pucci

 

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