L'arredo della casa era confacente alla posizione sociale delle famiglie. I notabili e i professionisti abitavano in case ampie con molteplici vani arredati con mobili in stile secondo la moda del tempo: letti in alcove con baldacchino, comò e armadi con intarsi, tavole da pranzo lavorate, cristalliere ampie e specchiere arricchite con sculture, divani e poltrone con rivestimento di stoffa damascata, servizi di stoviglie in porcellana fine con decorazione in rilievo e pitture, ecc.
Qui però riportiamo l'arredo essenziale delle case rustiche e spartane dei contadini e degli artigiani.
Gli artigiani a Tortora erano abbastanza numerosi e le loro attività erano più o meno fiorenti a seconda delle loro capacità. Le loro botteghe erano distribuite fra i vari rioni del paese. I più bravi lavoravano per i clienti più esigenti: notabili, professionisti e borghesi agiati. Gli altri per i popolani e i meno esperti per i montanari.
I notabili e i professionisti, per risparmiare, li assumevano a giornata, ànni spìsi (con fornitura dei pasti), a casa propria per farsi eseguire i lavori per tutta la famiglia; era l'occasione che gli artigiani aspettavano per mangiare lautamente e abbondantemente, ma spesso rimanevano delusi, da cui il detto: addùvi ti crèdisi di féa' na bbòna mangéata ddéa' rimànisi dijùnu! proprio dove sei convinto di fare un lauto ed abbondante pasto proprio lì resti digiuno!
Le attività agricole prevedono delle attrezzature e degli operatori e seguono l'andamento stagionale. Si convergerà l'attenzione solo su quelle che comportano, oltre la coltivazione, anche la trasformazione dei prodotti in vista della loro conservazione per il consumo nella stagione invernale o comunque differito negli anni successivi.
Prenderemo in considerazione fra le attività casalinghe quelle di maggiore rilievo relative alle lavorazioni di trasformazione in casa dei prodotti agricoli o di allevamento in prodotti di consumo, con esclusione delle attività ordinarie di cottura dei cibi e di cura della casa.
A partire dal 1500 con la consegna del regno di Napoli a Carlo V ha inizio la dominazione straniera nell'Italia meridionale, prima spagnola e poi francese. In questi tre secoli l'ex regno di Napoli viene governato da vicere. Il sistema feudale si trasforma: i feudi cessano di essere concessioni del sovrano e diventano ereditari, anche oggetto di cessione per acquisto o vendita o donazione.
I feudatari rafforzano i loro poteri, attenuano i loro obblighi nei confronti del sovrano conservando integri i diritti.
Questo periodo è contraddistinto dalla successione, nello sfruttamento delle risorse umane e materiali del meridione italiano, di dominazioni straniere: Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi.
Numerosi sono a Tortora i siti che hanno restituito reperti attestanti la presenza dell'uomo a partire dal
Si tratta di scritti inediti stampati con mezzi propri, distribuiti gratuitamente agli alunni per approfondimento e come supporto didattico
Si tratta di scritti inediti stampati con mezzi propri, distribuiti gratuitamente agli alunni per approfondimento e come supporto didattico