a destra verso il Noce (Jumi Grànni) per bonificare la Cutùra e la Riviera acquitrinose per il passaggio del fiume lungo il percorso dell'attuale via Giovanni XXIII denominato fino a non molti decenni fa ' Lìettu di lu jùmi. Il toponimo probabilmente deriva appunto dall'ampio giro che il corso d'acqua è costretto a fare dopo la deviazione. Fertile zona agricola dopo la bonifica, è ora popoloso rione urbano, il cui asse viario portante è la vecchia SS. 18.
Vi ha sede la chiesa parrocchiale di S. Stefano.
Michelangelo Pucci