Il nome indicato nei documenti feudali è 'Acqua delle Sparte', cioè 'Acqua delle Ginestre', diventato poi 'Acqua li Sparte' con 'li' con valore di genitivo. Con molta probabilità il toponimo è connesso con l'originale nome del ruscello che scorreva tra i cespugli di ginestre.
Contrada costituita da una vallata di circa 2 Km. di lunghezza, larga un 300 m. nel punto più largo a sud e più o meno 250 m. per il resto. E’ incanalata tra il monte Serramale e il monte Rossino con andamento grosso modo da nord a sud. Il suo punto più alto, a confine con la Melara di Lauria, si trova ad un’altitudine di 830 m. e il suo punto più basso, a sud in direzione dei Piani del Carro, ad un’altitudine di 780 m. . E’ percorsa dal Fosso di Serrapoto, tributario, in territorio di Laino (CS), del fiume Iannello, a sua volta affluente del fiume Lao.
Per raggiungerla da Tortora si deve percorrere la carrabile per Massacornuta e per il Carro. Per raggiungerla dalla Marina è più agevole percorrere la SS 585 fino alla centrale elettrica, salire per S.Sago e per Pizinno.
Gli abitanti praticano la pastorizia e l’agricoltura.
La vallata di Acqualisparte, fondovalle e terrazzamenti laterali, è divisa in appezzamenti coltivati. A chi la percorre sembrerebbe solo un punto di passaggio, ma basta fermarsi nei punti giusti per poter ammirare scorci interessanti, basta rivolgere la parola a qualcuno per trovare gente gioviale e ospitale e prodotti caserecci tipici dal sapore unico.
Ogni anno, a settembre, vi si festeggia la Madonna. La manifestazione comincia nel giorno della vigilia con intrattenimenti a base folcloristica con canti, balli e balletti in un misto di pezzi calabresi e nazionali. La festa religiosa culmina con la processione della statua della Madonna accompagnata dalle zampogne.
Michelangelo Pucci