Massacurnùta

Ai piedi dei monti Calimaro a sud e Serramale a nord. Percorrendo la carrabile da Tortora in direzione del Carro,

giunti in fondo alla discesa dell’Elciosa, varcato il ponte sulla Fiumarella, dopo poche centinaia di metri, si apre la vista su una serie di terrazzamenti alle falde del monte Calìmaro (m. 895).  
 
         E’ Massacornuta. I ripiani, da cui è costituita, digradano dai 380 metri del punto più alto ai 280 m. di altitudine dell’alveo della Fiumarella e spiccano sullo sfondo dei boschi della vallata. 
 
         Il nome le deriva, probabilmente, come dice O.Campagna in 'La regione mercurienze ... ', dal termine 'massa' che indica una campagna coltivata, qualificata 'cornuta' per la conformazione della valle a 'U'.
Per i locali il termine 'cornuta' deriverebbe da una roccia a vaga forma di testa cornuta sovrastante i terrazzamenti. 
 
         La contrada si sviluppa nella direzione SO-NE per una lunghezza di 1.000 m. e una larghezza di 400 m. circa. 
 
         E’ ricca d’acqua che sgorga dalle numerose sorgenti a monte. 
 
         La gente che l’abita, gioviale e generosa, pratica la pastorizia e l’agricoltura. 
 
         Fino a due decenni fa era sede di una pluriclasse della scuola elementare.

Michelangelo Pucci

 

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