E’ una delle più belle vallate delle montagne tortoresi. Si estende da est a ovest per circa 3.500 metri.
Il fondovalle, nel punto più largo, misura circa 800 metri. Nel lato sud i declivi sono abbastanza dolci con ampi terrazzamenti. Il punto più alto a est, a confine con la Melara di Lauria, si trova a quota 800 metri, mentre quello più basso a ovest è a quota 350 metri circa.
Il toponimo della valle deriva dal nome del fiumarello omonimo che la percorre. Deriva dal latino 'pisinnus' (piccolo) in contrapposizione al Noce detto 'Jùmi grànni'.
Il fiume Pizinno nasce da parecchi rami: uno dalle pendici del monte Serramale, gli altri dall’altopiano di Capodàcqua, e va ad unirsi al fiume Noce sotto Sàndu Sòagu, in prossimità della centrale elettrica dell’Enel.
La contrada è ricca di sorgenti d’acqua lungo le pendici dei monti che la recingono.
La vista panoramica, sia dal punto più alto sia da quello più basso, dà una sensazione di spettacolarità. Unico è il panorama da nord, dalla cresta di Valle del Grillo: in una cornice verde scuro dei boschi si staccano i terrazzamenti che assumono i colori più vari a seconda delle coltivazioni che li ricoprono: dal colore terra dei campi appena arati alle varie tonalità di verde delle coltivazioni che li ricoprono, il tutto punteggiato dai vivaci colori delle case quasi tutte di nuova costruzione.
Fino agli anni ’70 la contrada era collegata al Centro storico, alla Marina ed a Lauria (PZ) solo da mulattiere. Successivamente sono state costruite una stretta carrabile per Lauria e un’altra per la SS 585 Fondovalle Noce. Solo da pochi anni è servita da collegamenti più decenti con strade asfaltate: una, attraverso Acqualesparte e il Carro, al Centro Storico e alla Marina; l’altra, attraverso Santi Quaranta, al Centro storico e alla Marina; è stato migliorato il collegamento con la SS 585 con la quale si raggiunge rapidamente la Marina.
Priva dei servizi più essenziali, solo negli ultimi anni la contrada è stata collegata alla rete Enel e alla rete telefonica. Adesso tutti hanno l’acqua potabile in casa ed i servizi igienici come si conviene ad una civile abitazione.
Gli abitanti, gente forte, buona, generosa e lavoratrice, una volta erano dediti alla pastorizia e all’agricoltura. Da qualche decennio gli uomini validi hanno cercato di sollevare la loro condizione emigrando all’estero e tornandone con i risparmi dei loro sacrifici, con i quali hanno rinnovato il patrimonio edilizio in maniera decorosa. Attualmente molti vengono a lavorare come operai alla Marina o nei paesi vicini.
Il dialetto parlato a Pizinno ha inflessioni e vocalizzazioni molto simili a quelle del linguaggio parlato a Lauria.
Una volta i bambini frequentavano scuole pluriclasse ‘in loco’ e spesso capitava che dovessero continuare a badare agli animali al pascolo attraverso la finestrella e la porta della scuola. Adesso un servizio comunale di bus li porta alle scuole del Centro storico e della Marina, con grande beneficio per la loro socializzazione ed acculturazione, tanto che non si differenziano più per comportamento e rendimento scolastico dai coetanei del paese.
Dal punto di vista turistico è un luogo da visitare, anche per gli ottimi prodotti caseari ed agricoli che vi si possono acquistare.
Michelangelo Pucci