Dallo sp. criado 'allievo', poi 'valletto, servo', p. pass. di criar 'allevare', lat. creare (Devoto-Oli). Il punto di partenza è il verbo latino ‘creare’ che indica l’attività divina del ‘fare dal nulla’.
La parola, probabilmente composta da ‘ciavàrru’ (stupido) dal turco gavur (infedele)e ‘ùorcu’ (orco, grossolano), indica una persona che assomma in sé la stupidità e la grossolanità:
Dal tardo lat. adcapitiare, a sua volta dall’espressione classica ad caput (alla testa, alla parte più importante, all’origine, al punto di riferimento, ecc.).
Dal lat. ‘legitimum’, regolare, conforme alla norma. In latino e in italiano il termine indica la conformità di provvedimenti, di atti, di diritti, di aspirazioni, ecc. alle leggi.
Triste ricordo del tempo delle ristrettezze economiche, era il quadernetto in cui il negoziante annotava gli acquisti del cliente da pagare a fine mese,