Florilegio di Vocaboli

Florilegio di Vocaboli (47)

Dallo spagnolo ‘buscar’ (cercare). Nel termine c’è l’idea del chiedere, non un chiedere da pari a pari, ma il chiedere da inferiore a superiore.

Ad libertatem ire, andare verso la libertà, liberarsi, non da vincoli o catene, ma da un onere, da un peso, da un ingombro, sgravarsi.

Dallo spagnolo ‘atrasar’, arretrare. Il tortorese conserva questo significato nella prima accezione, quella propria.

Da ‘accasijùni (incidente, caso, circostanza), dal latino ‘occasus’ (caduta, rovina, morte, occasione).

Dal tardo lat. adcapitiare, a sua volta dall’espressione classica ad caput (alla testa, alla parte più importante, all’origine, al punto di riferimento, ecc.).

Dal tardo latino ‘demerctus’ che deriva dal classico ‘demersus’ (detto di natante: sommerso, affondato; detto di persona: annegato).

In Italiano: sostantivo che indica ‘obbligo morale' di agire in conformità di una legge imposta dall'esterno e/o nza dettata dalla propria coscienza’ (Diz. Devoto-Oli).

Dal latino ‘blasphemia’ (parola oltraggiosa, calunnia). Per mutazione consonantica ‘bl’ diventa ‘j’ e ‘ph’ ‘t’. 

Verbo comune all’area linguistica dell’Europa occidentale: dallo spagnolo ‘guardar’, al francese ‘gardar’, all’inglese ‘ward’, allo svedese ‘varda’, al tedesco ‘warten’, all’italiano ‘guardare’. Deriva dalla radice indoeuropea ‘var’.

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