Il termine esprime un pacchetto di significati:
1 – osservare: - guardamìru stu vistìtu → osserva attentamente questo mio vestito;
2 – vigilare: - guàrdu li guagnùni → vigilo sui bambini;
3 – badare, portare al pascolo: - va’ guàrda li pìecuri → va’ a badare alle pecore;
4 – aver cura – guàrdu a màmma mìja jìnda lu lìettu → ho cura di mia madre ammalata;
5 – sorvegliare – r’éni guardéatu tùtta la nòtti’ → l’hanno sorvegliato tutta la notte;
6 – vegliare – guardéa’ lu mùortu → vegliare la salma;
7 – custodire – guardamìra sta cìsta → custodiscimila questa cesta;
8 – conservare, tenere da conto – guardatìra la salùta → tieniti da conto la salute;
9 – difendere – guàrdami li spàddi → difendimi alle spalle;
10 – coprire – guardatìri li spàddi culu sciàllu → copriti le spalle con lo scialle.
Tutti sono riconducibili all’azione del tenere gli occhi ben aperti su qualche cosa implicante un aspetto durativo nel tempo. Una cosa è vedere, un’altra cosa è guardare. Si può vedere senza guardare, come si può guardare senza vedere. Si vede anche per un solo istante senza volerlo. L’azione del guardare richiede l’intenzionalità e una certa continuità di tempo.
E’ il verbo preferito dagli studiosi di ogni tipo, dai semplici curiosi, ma anche dai fastidiosi impiccioni e guardoni.
Michelangelo Pucci