Accapizzéa'

Dal tardo lat. adcapitiare, a sua volta dall’espressione classica ad caput (alla testa, alla parte più importante, all’origine, al punto di riferimento, ecc.).
Il verbo esprime l’azione di chi trova il capo di una matassa imbrogliata in senso proprio e figurato, risolve un problema o una questione difficile, arriva a capo di qualcosa, ne afferra la ragione, trova un punto di orientamento, esprime anche giungere all’origine di un qualcosa e quindi arrivare a trovarne la spiegazione.
Accapìzza’ la matassa, in senso proprio, la massaia che trova il bandolo della matassa, il che significa che è riuscita a sbrogliarla. In quest’ultimo significato si ci accapìzza, ma insenso traslato o figurato, chi riesce a sbrogliare una situazione difficile.
Si ci accapìzza chi arriva alla soluzione di un problema, ma si c’édi accapizzéatu anche chi semplicemente ha capito un concetto o una questione.

Michelangelo Pucci
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