Il detto associa la conoscenza dei problemi della vita a due impegni costosi che richiedevano fatica e una notevole capacità organizzativa.
Costruire una casa (allora in sola muratura) richiedeva, oltre ad un notevole capitale racimolato in anni di privazionie risparmi, l’acquisto in fornace della calce, delle pietre e della sabbia alla cava, l’ingaggio dei muratori e dei manovali, il controllo e la direzione dei lavori, ecc.
Anche per maritare una figlia occorrevano diversi anni di sacrifici e risparmi. Toccava alla famiglia della sposa provvedere alla casa e al corredo (biancheria personale della sposa, biancheria della camera da letto, della stanza da pranzo e della batteria in rame e in terracotta della cucina). Bisognava valutare i ‘partiti’, sorvegliare i fidanzati che non combinassero ‘l’irreparabile’ prima delle nozze, fare i preparativi per lo sposalizio, ecc.
E sì, costruire una casa e maritare un figlia ti faceva conoscere gli ingredienti essenziali della vita: il lavoro, la fatica, i sacrifici, i rapporti sociali con il dare che superava di gran lunga l’avere!
Michelangelo Pucci