dd'àsini si trùzzani

Dd’àsini si trùzzani e li varlìeddi si sc’càsciani 

Gli asini litigano dandosi urtoni e i barili si rompono

Si fa riferimento al tempo in cui Tortora non era servita dall’acquedotto pubblico. La gente andava a rifornirsi d’acqua alla ‘fontana vecchia’, che si trovava nel vallone del Ponte, a poca distanza dalla sua confluenza nella Fiumarella, sotto ‘Mbedilaterra’. Le donne vi si recavano con i ‘langiddùni’ in testa, gli uomini con gli asini con i barili fissati sopra e ai lati del basto. Ma, capitava che, risalendo lungo la mulattiera, gli asini maschi più focosi appresso ad una femmina litigassero e si scontrassero. A rimetterci erano i barili ai lati del basto che si rompevano.
Il detto, ovviamente, è una metafora che rappresenta tutte le situazioni in cui a rimetterci in una rissa non sono i contendenti, ma terzi innocenti che si trovano in mezzo o per caso o intenzionalmente nel lodevole tentativo di separare i litiganti.
Il detto simboleggia anche le situazioni in cui i potenti si scontrano, si combattono, fanno le loro guerre, ma a morire, a subire mutilazioni, ferite e devastazioni è la gente comune, lavoratrice e spesso povera che nulla ha a che fare con le motivazioni dei conflitti.

Michelangelo Pucci

 

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