Abbandonare – lasciare

  

Tutti e due i verbi indicano l’idea del distacco o della separazione da qualcuno o da qualcosa.

La differenza sta nella volontarietà e nell’effetto temporale  dell’atto.

Nell’azione dell’abbandonare vi è l’intenzione, la volontà di separarsi definitivamente dalla persona o dall’animale o dalla cosa: es. il genitore che abbandona il figlio lo non vuole più, il padrone che abbandona il cane se ne vuole liberare per sempre.

Nell’atto del lasciare vi è l’effetto o della temporaneità o di una dimenticanza: es. il distratto che lascia l’ombrello nel negozio non ha l’intenzione di distaccarsene, ma semplicemente lo fa per effetto di smemoratezza; la mamma lavoratrice che per l’orario di lavoro lascia il figlio dai nonni ha l’intenzione di separarsene solo temporaneamente.


Michelangelo Pucci

 

 

 

 

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