Restare – rimanere

Le discriminanti sono l’idea di avanzare o di dimorare e il tempo breve o lungo:

Restare: vuol dire fermarsi dopo il moto o restare fermo senza mettersi in moto; fermarsi per un tempo piuttosto breve. Es. Andrea, venuto da Roma, è restato qui (ha fermato il moto); mentre i suoi fratelli son partiti per l’America, Gilberto è restato in Italia (non si messo in moto); sono restato in albergo due giorni (tempo breve).

Rimanere: sottintende l’idea di dimorare, quella di fermarsi per un tempo piuttosto lungo, quella di immobilità ed è conseguente all’emozione di sorpresa e di meraviglia. Es. Alfredo è rimasto nella casa paterna per trent’anni (dimora);  Vincenzo, andato in Germania per lavoro, vi è rimasto otto anni (tempo lungo); colpito in testa, il gatto è rimasto stecchito (immobilità); a quelle parole, Alberto è rimasto stupefatto (sorpresa e meraviglia).

Vedi N. Tommaseo – Dizionario dei sinonimi della lingua italiana

Michelangelo Pucci

 

 

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