la zappùdda (zappa più piccola a una lama per lavori più leggeri); lu zappùddu (a due lame contrapposte: una con il taglio più largo, l’altra opposta, con il taglio più stretto, per diserbare l’orto), lu bidéndi (a due rebbi per dissodare un terreno pietroso), lu grastìeddu (il rastrello), lu furcùni (1° con i rebbi in ferro per spostare lo stabbio o la paglia o il fieno; 2° con i rebbi in legno, attrezzo dell’aia), lu zippòni (il ceppo per trebbiare), la fàvuci (la falce), la favucétta (il falcetto), lu favuciùni (la falce da fieno), la rùnga (la roncola), la sc’còcca (lunga canna, spaccata all’estremità in quattro strisce tenute allargate da un cono tronco, per raccogliere frutta da terra); lu crùocchju (rampino per abbassare i rami del fico e per raccoglierne i frutti)).
Attività: coltivare la terra; produrre cereali, ortaggi e frutta; zappare, seminare, piantare, irrigare (adacquéa’), raccogliere i prodotti, prepararli per la conservazione.
Michelangelo Pucci