Abbarunòa'

E’ la voce verbale del sostantivo ‘varòni(mucchio), dal francese ‘baron’ (significante appunto il mucchio).

Come è arrivato questo termine qui a Tortora dalla lontana Francia? Le ipotesi possono essere due: o vi è giunto con gli Angioini nel XIII secolo al tempo della loro dominazione, o l’hanno portato i soldati francesi del generale Massena all’inizio del 1800. Questa seconda ipotesi sembra la meno probabile data la brevità della permanenza in loco degli invasori.

 

Di solito indica l’azione del contadino che ‘abbaròna’ le granaglie, i legumi, il fieno, la paglia, ecc. nei campi o nell’aia.

Spesse volte, è il verbo di chi ha fretta o del pigro.

Abbaròna’ i vestiti nella valigia chi, al momento della partenza, è pressato dalla ristrettezza dei tempi; ma ‘abbaròna la rròbba’ sulle sedie pure il disordinato anziché riporla ordinatamente nella cassettiera o nell’armadio, con buona pace di chi poi farà il lavoro in sua vece. 

Michelangelo Pucci

 

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