Libbrétta

Triste ricordo del tempo delle ristrettezze economiche, era il quadernetto in cui il negoziante annotava gli acquisti del cliente da pagare a fine mese,

quando si ripeteva il dramma della ripartizione del misero salario, che spesso non bastava, fra le varie ‘librette’ disseminate fra i vari fornitori. Era l’occasione che in casa si prendeva la matita e un foglio di carta, lontano ricordo della scuola, per fare e rifare conti che non tornavano mai, cui seguivano contestazioni, spessissimo vane perché i conti dei negozianti, più pratici di somme e moltiplicazioni, erano maledettamente esatti!

In alcune rivendite di nicchia ancora si pratica l’uso della ‘libretta’, è segno che tuttora alcune persone vivono in ristrettezze. Ma chi sta meglio preferisce non accorgersene!  

Michelangelo Pucci

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