Mattacìnu

Trambusto, daffare frenetico e faticoso. Probabilmente dal latino mactare, forse ha a che fare con la mattanza della tonnara, dalla quale prenderebbe l’dea della freneticità sia dei tonni per sfuggire alla morte,
sia dei pescatori dominati dal furore di sferrare colpi con gli arpioni per uccidere e tirare i tonni a bordo delle barche.
Nel tortorese, per estensione, il termine è passato ad indicare qualsiasi attività frenetica sia di tipo lavorativo sia giocoso.
In questo senso
è mattacìnu l’operare affannoso della massaia che vuol portare a termine il suo lavoro in vista di altri impegni;
è mattacìnu il daffare faticoso e ansioso dei contadini sull’aia che vogliono portare a termine la trebbiatura prima di notte;
è mattacìnu l’agitazione scomposta dei ragazzi che giocano rincorrendosi e schiamazzando.

Michelangelo Pucci
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