Ambedue i termini hanno in comune l’intento di far cambiare opinione all’ascoltatore o di indurlo a fare un alcunché o a comportarsi in un determinato modo.
Differiscono invece a seconda dei mezzi adoperati per raggiungere lo scopo e delle funzioni dell’interlocutore che si propongono di attivare: la pura razionalità o anche l’emotività.
Per convincere ci rivolgiamo all' intelletto di chi ci ascolta e facciamo ricorso a ragionamenti rigorosi e adoperiamo argomenti razionali validi e prove rigorose ed evidenti.
E’ la via del filosofo, del matematico e dello scienziato.
Per persuadere ci appelliamo all’emotività e, in genere, alla parte irrazionale della personalità di chi ci sta di fronte e facciamo ricorso a ragionamenti anche emotivi e adoperiamo argomenti vari non sempre razionali e prove e indizi anche labili, puntando sul proprio potere di fascinazione e sugli affetti, sui timori, sui sospetti, sui desideri, sui punti deboli dell’ascoltatore.
E’ la via della pubblicità e della propaganda, del venditore, del politico, del predicatore, dell’avvocato difensore, dei genitori, ecc.
Lo studio convince, i mass media persuadono.
Michelangelo Pucci
E' visibile l'entrata della Grotta del Leone, detta così per la presenza in fondo all'antro di uno scoglio che, visto dall'esterno, dà l'idea di un leone accovacciato. Nell'anno 1600 vi morì il torriere Vitigno, comandante della guarnigione di stanza nella Torre di Fiuzzi, ferito nello scontro vittorioso contro i corsari turchi che tentavano di sbarcare sull'arenile (vedi didascalia della foto della torre Fiuzzi).